Una piccola guida per cominciare a districarsi in oltre 100 anni di targhe italiane. Per chi vuole saperne di più raccomandiamo i libri pubblicati dai Soci e le monografie on-line
Indice
IMPORTANTE
Alcune delle immagini presentate a scopo esemplificativo possono riferirsi a targhe di veicoli tuttora in circolazione.
I proprietari che eventualmente non desiderassero vederle pubblicate sono pregati di contattare il webmaster
Targhe Normali
1901-1905
Numero seriale preceduto dal nome della provincia scritto per intero. I motocicli non sono targati.
- Museo della scienza e della tecnica , Milano
1905-1927
Numero rosso indicativo della provincia seguito dal numero seriale in nero.
La targa posteriore porta il sigillo della Prefettura, la targa anteriore, spesso dipinta sul radiatore, non ha carattere ufficiale.
Per le moto disposizione su due righe.
- Torino (Taverna)
- Macerata (Libanore)
- Milano (Taverna, da rivista)
- Lecce (Taverna)
- Roma moto (Libanore)
- Milano moto (Raposo)
- Milano moto (Taverna da rivista)
- moto, codice illeggibile (Evangelista)
1927-1932
Numero seriale seguito dalla sigla della provincia, tutto in bianco su fondo nero.
Per le moto disposizione su due righe.
La riforma del 1927 ha comportato una nuova immatricolazione per tutti i veicoli, con nuova numerazione a partire da 1, e la sostituzione obbligatoria delle targhe preesistenti.
- Aosta (Libanore)
- Sondrio (Raposo)
- Vercelli anteriore (Gallina)
- Milano (Taverna da rivista)
- Milano moto
- Torino moto (Raposo)
- Udine moto (Raposo)
1932-1976
Nel dicembre 1931 fu introdotto un nuovo modello di targa per autoveicoli e motocicli. Le targhe dovevano essere fisicamente sostituite senza cambio di numerazione. Per le moto invece un decreto del giugno 1933, che imponeva l’immatricolazione anche alle moto di cilindrata inferiore a 175cc, comportò una nuova immatricolazione di tutto il parco con nuova numerazione a partire da 1. L’aspetto delle nuove targhe è illustrato di seguito. Per quanto riguarda la targatura delle moto tra il gennaio 1932 e il settembre 1933, sembra che sia stato rilasciato un numero limitato di targhe a fondo nero diverse nell´aspetto da quelle del 1927, ma occorrono conferme.
Posteriore auto: sigla della provincia seguita dal numero seriale, tutto in bianco su fondo nero. Disposizione su due righe.
Anteriore auto: numero seriale seguito dalla sigla della provincia, in bianco su fondo nero, su una riga. Dimensioni molto ridotte.
Moto (dal 1933-34): Inizialmente numero seriale seguito dalla sigla della provincia, poi il contrario. Sempre su due righe, in azzurro su fondo bianco.
Nel corso degli anni l’aspetto delle targhe è stato modificato in vari dettagli.
- Milano anni 1930 (Taverna)
- Milano anni 1930, anteriore (Taverna)
- Trento, fine anni 1940 (Libanore)
- Trento,fine anni 1940, anteriore (Libanore)
- Roma 1950-52 (Taverna)
- Roma,1950-53, anteriore (Taverna)
- Aosta, fine anni 1940 (Bellini)
- Aosta, anteriore (Bellini)
- Bologna, 1952-63 (Taverna)
- Cagliari, 1952-63,anteriore (Taverna)
- Milano 1965, plastica (Taverna)
- Milano 1965, anteriore plastica (Taverna)
- Como moto, 1933 (Libanore)
- Varese moto, fine anni 1940 (Taverna)
- Varese moto, 1960-63 (Evangelista)
- Varese moto, 1960-63 (Evangelista)
- Varese moto, anni 1960, plastica (Evangelista)
- Potenza moto, primi anni 1950 (Taverna)
- Roma moto, primi anni 1950
- Roma moto, verso il 1960 (Libanore)
- Genova moto 1960-63 (Taverna)
- Rieti moto intorno al 1970, plastica(Taverna)
- Aosta moto, primi anni 1950 (Taverna)
- Aosta moto anni 1960, plastica (Taverna)
- Una curiosità; fino al 1959 i motocarri pesanti erano immatricolati come autocarri a 3 ruote, e portavano le targhe automobilitiche, anteriore e posteriore (Evangelista)
1976-1985
Posteriore auto: targa costituita da due elementi separati, da montare sovrapposti (due righe) o affiancati (una riga).
Il primo porta la sigla della provincia in arancione su fondo nero, il secondo porta il numero seriale in bianco su fondo nero.
Anteriore auto e moto: invariate rispetto al periodo precedente.
- Caserta
- Isernia (Taverna)
- Roma (Schober)
- Aosta (Taverna)
1985-1994
Posteriore auto: targa costituita da due elementi separati, da montare sovrapposti (due righe) o affiancati (una riga).
Il primo porta la sigla della provincia, il secondo porta il numero seriale, tutto in nero su fondo bianco riflettente.
Anteriore auto: sigla della provincia seguita dal numero seriale, in nero su fondo bianco riflettente.
Dimensioni di poco inferiori alla posteriore su una riga.
Moto: sigla della provincia seguita dal numero seriale, in nero su fondo bianco riflettente. Disposizione su due righe.
- Asti (Raposo)
- Asti anteriore (Raposo)
- Aosta (Taverna)
- Aosta anteriore (Taverna)
- Roma (Taverna)
- Roma anteriore (Taverna)
- Bergamo (Taverna)
- Como (Taverna)
- Brindisi moto (Taverna)
- Aosta moto (Schober)
1994-1999
Emissione centralizzata. I caratteri contenuti nella targa non sono in relazione con alcuna divisione territoriale.
Posteriore auto: due caratteri alfabetici, tre caratteri numerici, altri due caratteri alfabetici, tutto in nero su fondo bianco riflettente.
Nel formato su due righe (quadrotta) i primi due caratteri sono ZA, ZB …
Anteriore auto: le stesse indicazioni della targa posteriore sempre su una riga, in nero su fondo bianco riflettente.
Dimensioni di poco inferiori alla posteriore su una riga.
Moto: due caratteri alfabetici seguiti da 5 caratteri numerici, in nero su fondo bianco riflettente. Disposizione su due righe.
Le coppie di caratteri corrispondenti alle sigle provinciali non vengono utilizzate in posizione iniziale.
Contrassegno per ciclomotori: ha l’aspetto di una piccola targa con gli angoli superiori tagliati.
Contiene 5 caratteri alfanumerici sequenziali, in nero su fondo bianco riflettente
- (Taverna)
- (Libanore)
- Le targhe rilasciate ad Aosta hanno lo stemma adesivo (Bellini)
- Le targhe rilasciate ad Aosta hanno lo stemma adesivo (Taverna))
- moto (Taverna)
- moto
- moto, Aosta (Schober)
- ciclomotore (Taverna)
1999-oggi
Prosegue il sistema centralizzato iniziato nel 1994, ma cambia l’aspetto delle targhe, con l’aggiunta di due strisce a fondo azzurro alle estremità delle targhe su una riga, o ai lati della riga superiore nelle targhe su due righe.
La striscia azzurra di sinistra contiene l’emblema dell’Unione Europea (un cerchio di 12 stelle in giallo) sopra al contrassegno internazionale dell’Italia I in bianco.
La striscia di destra contiene le due ultime cifre dell’anno di prima immatricolazione in giallo entro un cerchio, sopra alla sigla provinciale in bianco.
Per le province di Aosta, Bolzano e Trento la sigla è accompagnata dallo stemma provinciale.
I contrassegni dei ciclomotori restano invariati fino al 2007. Dal 14 luglio 2007 anche i ciclomotori vengono immatricolati e ricevono una targa a fondo bianco su 2 righe con 6 caratteri alfanumerici sequenziali
- Lecco (Libanore)
- Lecco anteriore (Libanore)
- Bolzano (Taverna)
- Aosta anteriore (Taverna)
- Trento (Taverna)
- Bergamo (Taverna)
- Savona moto (Taverna)
- Bolzano moto (Taverna)
- Ciclomotore (Taverna)
Targhe di prova
Le date sono indicative dell’epoca di emissione, ma per le targhe di prova in particolare, gli scostamenti possono essere sensibili.
Le targhe emesse dal 1933 in poi sono valide fino alla loro sostituzione con il tipo del 2004
Autoveicoli
- Torino 1909-27
- Savona 1927-32 (Raposo)
- Milano 1927-32 (Tavoletti)
- Bergamo 1933-43 (Libanore)
- Bergamo 1945?-49 (Libanore)
- Lecce 1949-52?
- Bari 1952?-63? (Taverna)
- Milano 1973-76 (Taverna)
- Roma 1973-76 (Taverna)
- Pisa 1976-85 (Taverna)
- Savona 1985-94 (Taverna)
- Roma 1985-94 (Troncatti)
- serie nazionale 1994-2004
- Serie unificata dal 2004
- Serie unficata personalizzata dal 2004 (Taverna)
Motocicli
- In questa foto del 1921 (da rivista d’epoca) appare una targa triangolare illeggibile, quasi certamente di prova
- Piacenza 1949-63? (Libanore)
- Avellino 1963-85
- Milano 1963-85 (Libanore)
- Varese 1985-94 (Taverna)
- Serie nazionale 1994-2004
Veicoli agricoli
- Potenza, metallica di dimensioni automobilistiche forse un primissimo lotto del 1959? (Libanore)
- Brescia 1963-85 (Troncatti)
- Alessandria 1963-85 (Taverna)
- Alessandria 1985-94 (Taverna)
- Serie nazionale 1994-2004 (Taverna)
Macchine operatrici
Esistono!… ma non ho una foto pubblicabile.
Se qualcuno ne vuole inviare al webmaster avrà, oltre alla nostra gratitudine, il suo nome in questa pagina … e basta!
Esempi di uso della targa di prova unificata del 2004 su diversi tipi di veicoli
- su autovettura (Taverna)
- su moto (Bianchi)
- su macchina agricola (Taverna)
Targhe per rimorchi
1923 – 1959
Durante questo lungo periodo i rimorchi portano una targa posteriore contenente i dati d’immatricolazione propri (targa propria).
L’aspetto della targa segue l’evoluzione delle targhe normali, con l’aggiunta della parola “Rimorchio” per esteso sopra o sotto i dati.
- Verona (68), 1923-27 I colori originali sono: fondo bianco, codice 68 rosso, altre scritte nere. (Tavoletti)
- Milano, 1927-32 (Tavoletti)
- Cremona, 1932-43 (Tavoletti)
- Milano, 1945?-49 (Libanore)
- Reggio Emilia, 1939-52 (Libanore))
- Cuneo, 1952-59 (Libanore)
- Aosta, 1948-59? (Tavoletti)
1959 – 1985
Dal 1959 i rimorchi portano una targa posteriore contenente i dati d’immatricolazione della motrice (targa ripetitrice), oltre alla targa propria posta sulla fiancata destra.
L’aspetto della targa ripetitrice segue l’evoluzione delle targhe normali, con l’aggiunta di una piccola “R” accanto al punzone ufficiale
La targa propria ha l’aspetto dell’anteriore normale, con l’aggiunta della parola “Rimorchio” in caratteri molto piccoli sopra al numero.
- Genova, targa propria (Taverna)1960-85
- Piacenza, ripetitrice 1960-76 (Taverna)
- Alessandria, ripetitrice 1976-85 (Taverna)
1985 – 1994
La targa propria laterale aumenta di dimensioni, il fondo diventa bianco riflettente, con la parola “RIMORCHIO” in rosso sopra ai dati d’immatricolazione in nero.
La ripetitrice, a fondo giallo riflettente, è divisa in due parti che si possono disporre affiancate o sovrapposte.
Viene rilasciata come “base” senza il numero, che deve essere riportato in nero a cura del proprietario.
- Asti, targa propria (Taverna)
- Aosta,targa propria con lo stemma regionale (Taverna)
- Benevento, targa propria Mentre di norma il numero viene portato a un minimo di 5 cifre con zeri prefissi, alcune province, almeno inizialmente, hanno usato targhe senza zeri prefissi.
- Milano, ripetitrice (Taverna)
- Genova, ripetitrice (Taverna)
1994 – 2012
L’aspetto delle targhe è ancora quello del periodo precedente, ma la numerazione, come per le targhe normali, è a base nazionale.
Le lettere sono puramente seriali, senza riferimento alle province. Le targhe ripetitrici, su una o due righe, sono in un solo pezzo.
A norma di regolamento, la targa propria non viene più posta lateralmente, ma posteriormente, a fianco della ripetitrice
- targa propria (Taverna)
- Biella,targa propria. Le province istituite nel 1992 rilasciarono targhe provinciali fino al 1998 (Taverna)
- ripetitrice (Taverna)
- ripetitrice (Taverna)
- Esempio di targa propria affiancata alla ripetitrice (Taverna)
2012 – oggi
Dal 20 febbraio 2012 i rimorchi di nuova immatricolazione portano solo la targa propria, dello stesso tipo di quella posteriore per autoveicoli, nelle serie riservate XA, XB….
La nuova normativa non riguarda i carrelli appendice, che continuano a portare la sola ripetitrice a fondo giallo, nè le macchine agricole e operatrici trainate.
Targhe EE
La targa con sigla EE (Escursionisti Esteri) fu istituita nel 1929 per i veicoli importati temporaneamente in Italia, o acquistati nuovi da cittadini stranieri per la successiva esportazione. Si tratta di targhe temporanee, di validità limitata a un anno.
Dal 1927 al 1959 l’aspetto è identico a quello delle contemporanee targhe normali.
Dal 1959 al 1976 si differenziano dalle targhe normali solo per la presenza dell’anno di scadenza, in bianco su fondo rosso.
Dal 1976 le differenze si fanno più marcate, con targa posteriore, di 336 x 109 mm, con le lettere EE sovrapposte.
La targa anteriore è invariata. Tutti i caratteri sono bianchi su fondo nero
Dal 1984 la targa diventa metallica, a fondo bianco riflettente e caratteri neri e cambiano lievemente le dimensioni. Il marchio ufficiale si trova al di sopra del contrassegno, insieme a un piccolo ovale di nazionalità “I” e alla data di scadenza. La targa anteriore è identica alla posteriore
Esistono anche i modelli per moto e per rimorchi (propria e ripetitrice).
- anteriore 1929-32 (Libanore)
- 1932-43 (Libanore)
- 1947-49 (Libanore)
- 1960-63, scadenza su targhetta metallica (Tavoletti)
- 1963-76, scadenza su targhetta metallica (Libanore)
- 1963-76, scadenza su adesivo (Libanore)
- 1976-84 (Libanore)
- 1984-94 (Taverna)
- 1994-oggi
- moto, primi anni 1950 (Libanore)
- moto fine anni 1950
- moto 1960-63 (Libanore)
- moto 1963-84 (Tavoletti)
- moto 1984-oggi (Bianchi)
- Disegno dal vero di H. F. J. Hesselfelt L’Aia, 1 giugno 1932 (Lommerse)
- St Moritz (CH) 1950 circa ((A. Peroni)
- moto 1984-oggi (Bianchi)
Targa CITES
Di questo tipo di targa si sa poco. Venne usata negli anni dopo la seconda guerra mondiale per i veicoli delle organizzazioni internazionali che si occupavano di aiuti umanitari. Nelle liste dell’epoca l’acronimo CITES era interpretato come “Circolazione Temporanea Enti Stranieri”.
- (Raposo)
- (Raposo)
Targhe Diplomatiche, Consolari e assimilate
Targhe Diplomatiche:
- 1909-1936 Sigla CD e numero seriale in nero su fondo bianco.La targa era molto probabilmente fornita a cura del proprietario e lo stile varia nel tempo.
- 1936-1944 Targhe di aspetto identico alle contemporanee normali con sigla Roma e numero sempre prefisso da uno zero.
- 1944-1951 Sigla CD e numero in bianco su fondo nero. Non ci sono note foto dell’epoca (un sentito grazie a chi ne potesse fornire).
- 1951-1976 Targhe di aspetto simile alle contemporanee normali con sigla CD e numero di 5 cifre in alluminio lucido su fondo nero. Da epoca imprecisata (1959?) il numero distingue la rappresentanza e se si tratta di rappresentanza presso la Repubblica Italiana o la Santa Sede.
- 1976-1984 Targhe in plastica con la sigla CD a caratteri sovrapposti seguita da un numero codificato come nel periodo precedente. Caratteri bianchi su fondo nero
- 1984-oggi Targhe metalliche a fondo bianco riflettente con i seguenti elementi su una riga: sigla CD in azzurro, numero in nero (3 cifre oppure, dal 1996 4 cifre), due lettere in azzurro che individuano la rappresentanza ( vedi TABELLA). Non si fa più distinzione fra rappresentanze presso la Repubblica Italiana e la Santa Sede.
Targhe Consolari
istituite nel 1996 portano, su fondo bianco riflettente, la sigla CC in azzurro, un numero di 4 cifre in nero e due lettere in azzurro che individuano la rappresentanza
Targhe rilasciate alle installazioni militari della Nazioni Unite in Italia
Istituite anch’esse nel 1996, si differenziano dalle consolari per la sigla (UN per veicoli di servizio, UNP per veicoli privati del personale, UNT targhe temporanee); il numero ha tre cifre e le lettere seguenti sono seriali.
- anteruiore, foto 1922 (Evangelista)
- posteriore, foto 1934 (Pawellek)
- posteriore, foto anni 1930 (Berionne)
- 1936-44 (Libanore)
- 1952?-59 (Dutch Numberplates Archives)
- 1960-76 (Gallina)
- 1960-76 anteriore (Gallina)
- 1960-76, seconda serie (Taverna)
- 1976-84 anteriore (Raposo)
- 1960-76, Missione presso la S. Sede (Evangelista)
- 1976-84, Missione presso la S. Sede (Taverna)
- 1984-oggi (Troncatti)
- variante dal 1996
- Consolare, 1996-oggi (Taverna)
- Consolare, 1996-oggi (Raposo)
- Personle dellea base ONU in Italia, veicolo privato, 1996-oggi (Morrone)
Regio Esercito: dagli inizi al 1927
Sigla SM oppure S.zio M.re in rosso seguita da un numero seriale in nero.
Esistono serie speciali con una lettera suffissa.
- Cirenaica 1913 (L’Illustrazione Italiana)
- L’auto del generale Diaz (1918)
- Autocarro Iª guerra mondiale
- Serie speciale per trattori d’artiglieria, Iª G.M.
- Una rara moto targata SM
- Targa speciale per le Missioni Militari Alleate, 1917-20 circa (Evangelista)
Regio Esercito: dal 1927 al 1946
Sigla RE oppure R.o E.to in rosso seguita da un numero seriale in nero. Fino al 1934 il formato e i caratteri delle targhe sono simili a quelli del periodo precedente. Successivamente i formati si avvicinano a quelli delle contemporanee targhe civili. Continuano alcune serie speciali con una lettera suffissa. Dal 1934, per i carri armati, ma non per le autoblindo, si aggiunge una granata fiammeggiante rossa tra sigla e numero.
- mototriciclo, 1932 (L’Illustrazione Italiana)
- mototriciclo, anteriore, 1932 (L’Illustrazione Italiana)
- carro radio SPA25
- serie per carri armati, Fiat 3000, 1932 (L’Illustrazione Italiana)
- autocarro, Africa sett., 1941 circa
- Formato standard per motocicli e autovetture dal 1934 (Taverna)
- Formato standard per rimorchi dal 1934 (Manuale del serv. automobilistico)
- Rimorchio dal 1934
- Serie per autoblindo, AB41, Africa sett. 1942
- Carro veloce L3, Corsica 1943
Esercito Italiano: dal 1946 al 1968
Sigla EI in rosso seguita da una stella verde e da un numero seriale in nero (più una R rossa per i rimorchi). Il formato standard è simile a quello delle targhe civili anteriori al 1952. Per i motocicli, le autovetture da ricognizione e in altri casi dove lo spazio è insufficiente, si conserva il formato standard “piccolo” del Regio Esercito.
La serie con uno zero anteposto al numero era stata probabilmente prevista in caso di requisizione; non è mai stata usata.
- Formato standard su utocarro (Gallina)
- Formatostandard su rimorchio (Gallina)
- Formato piccolo su rimorchio leggero, cucina da campo (Taverna)
- Formato piccolo su moto (De Benedictis)
- esemplare standard su ambulanza, 1970 circa (Taverna)
- targa anteriore dipinta sul paraurti, circa 1960 (Taverna)
- Anteriore standard, Fiat 1100/103 Carabinieri restaurata
- Targa di prova su cingolato da neve, 1966 (Taverna)
- presunta serieper requisizioe (Libanore)
- presunta serie per requisizione (Libanore)
Esercito Italiano: dal 1968 al 1980
Le caratteristiche fondamentali sono le stesse del periodo precedente. I formati si adeguano a quelli civili più recenti, inizia una nuova numerazione a blocchi di 6 cifre per tutti i veicoli. La R rossa dei rimorchi diventa piccola e posizionata sopra la stella verde.
- autovettura, posteriore (Taverna)
- rimorchio pesante (Taverna)
- furgone, anteriore
- moto (Taverna)
- rimorchio leggero
- uso del formato motociclistico su AR59 (Taverna)
Esercito Italiano: dal 1980 al 1996
Targa anteriore e posteriore delle stesse dimensioni, su una riga. La sigla EI in rosso e la stella verde sono seguite da un contrassegno alfanumerico di 3 cifre e due lettere. La modifica non interessa nè i motocicli, nè i veicoli blindati.
- Tipo standard. Sotto la stella si intravvede un punzone con la dicitura EI in verticale
- Variante successiva senza punzone
- Rimorchio
Esercito Italiano: dal 1996 a oggi
La targa posteriore è più lunga rispetto al periodo precedente, e la disposizione degli elementi cambia. Le due lettere di serie precedono le tre cifre, e fra i due gruppi si interpone un dischetto verde. Esiste anche il modello su due righe. La targa motociclistica, sempre quadrata, diventa alfanumerica, con una lettera e quattro cifre. Rimorchi e macchine operatrici hanno targhe che richiamano, nella disposizione degli elementi, le analoghe civili.
Dal 2004 circa i veicoli storici che partecipano a varie manifestazioni portano targhe con la sigla speciale EI VS seguita da un numero di 3 cifre
- Posteriore per autoveicoli. Porta nuovamente il punzone con la dicitura EI in verticale
- Rimorchio
- Moto (Taverna)
- Macchina operatrice (De Benedictis)
- Veicolo storico (Pogliaghi)
- Veicolo storico (Pogliaghi)
Esercito Italiano: veicoli blindati e corazzati
Sigla EI in rosso seguita dalla stella verde e da una granata fiammeggiante in rosso (spesso assente nella targa anteriore), numero di 6 cifre in nero. Le targhe sono quasi sempre dipinte sullo scafo dei mezzi, l’anteriore su una riga, la posteriore su due righe.
L’aspetto è rimasto pressocchè invariato dal 1946 a oggi.
- Carro M47, anni 1950 (www.ferreamole.it)
- Anteriore su anfibio LVTP-7, Reggimento Lagunari (www.ferreamole.it)
- Posteriore standard su carro Leopard, anni 1980 (Gallina)
- carro Ariete, anni 2000 (www.ferreamole.it)
- Targhe metalliche senza granata, blindato Renault VAB Reco (www.ferreamole.it)
- Targhe metalliche senza granata, blindato Renault VAB Reco (www.ferreamole.it)
Carabinieri
Si distinguono due periodi.
Del primo, compreso molto approssimativamente fra il 1930 e il 1950, la documentazione è scarsissima:
- una foto non datata della targa CC RR 6075 su due righe, su una Balilla spider;
- un’altra foto (Calendario dell’Arma 2006) della targa anteriore CC 7500(?) su una Fiat 508C. La datazione è dubbia, la didascalia parla di “vigilia della II guerra mondiale”, ma l’immediato dopoguerra è altrettanto plausibile;
- infine la targa CC 3009 illustrata qui sotto, con la stella verde che la daterebbe ai primi anni della Repubblica.
Il secondo periodo inizia nel 2000 con l’elevazione dell’Arma dei Carabinieri al rango di quarta Forza Armata. Le targhe sono conformi al modello corrente interforze, con sigla CC in rosso, stella verde sopra un bollo a secco,due lettere e tre cifre in nero separate da un dischetto verde. Il fondo è bianco riflettente. La targa anteriore è più corta della posteriore, quella per moto è pure conforma al modello interforze, con sigla CC. Si noti che i veicoli già in dotazione ai Carabinieri e targati EI sono stati gradualmente “ritargati” mediante l’applicazione di una placca metallica con la sigla CC sovrapposta all’originale EI
- anteriore, epoca presunta 1946-50 (Libanore)
- ritargata (Taverna)
- normale (Taverna)
- normale (www.fiammeblu.it)
- normale anteriore (Taverna)
- moto (Taverna)
- operatrice (www.fiammeblu.it)
Capitanerie di Porto
Sigla CP in rosso seguita da un numero di serie in nero. Il tipo dei caratteri e le dimensioni della targa hanno subito variazioni negli anni. Dal 2000 lungo il bordo inferiore della targa è stata aggiunta la dicitura GUARDIA COSTIERA in nero.
- 1970-84 circa (Taverna)
- lo stesso veicolo con targa aggiornata dopo il 1984 (Taverna)
- dopo il 1984 (Troncatti)
- variante con stella verde, 1990 circa (Libanore)
- variante GUARDIA COSTIERA dopo il 2000 (
- moto (Taverna)
Marina Militare
Dalla 1ª guerra mondiale al 1946: sigla RM (Regia Marina) in rosso seguita da un numero di serie in nero. Dagli anni 1930 la prima cifra indica l’autoreparto di appartenenza.
Dal 1946 agli anni ’80: sigla MM (Marina Militare), il resto invariato.
Dalla metà degli anni ’80 al 1996: sigla MM in rosso, stella verde sopra un bollo a secco, 3 cifre e due lettere in nero.
Le lettere sono una sigla per l’autoreparto.
Fino agli anni ’80, sono state usate numerose varianti di caratteri, la sigla a volte è stata puntata, più spesso senza punti.
1996: anche la Marina adotta la targa interforze con sigla MM e blocchi alfanumerici propri.
- Autoreparto di Roma, fino agli anni 1980 (“Notiziario della Marina”)
- Autoreparto della Spezia, fino agli anni 1980 (“Notiziario della Marina”)
- Autoreparto della Spezia, variante di disposizione (“Notiziario della Marina”)
- Autoreparto di Taranto, fino agli anni 1980 (“Notiziario della Marina”)
- Autoreparto di Ancona, fino agli anni 1980 (“Notiziario della Marina”)
- Autoreparto di Brindisi, fino agli anni 1980 (“Notiziario della Marina”)
- Autoreparto della Spezia, posteriore anni 1970 (Taverna)
- Autoreparto della Spezia, anteriore anni 1970 (Taverna)
- Autoreparto della Spezia, variante anni ’80 su una riga (Libanore)
- Autoreparto di Roma, rimorchio (Troncatti)
- Autoreparto di Roma, anni 1980-90 (Evangelista)
- Autoreparto della Spezia, anni 1980-90 (Evangelista)
- Autoreparto di Taranto, anni 1980-90 (Evangelista)
- Autoreparto di Messina, anni 1980-90 (Evangelista)
- Autoreparto della Maddalena (SS), anni 1980-90 (Evangelista)
- Autoreparto della Spezia,posteriore anni 1980-90 (Taverna)
- Autoreparto della Spezia,anteriore anni 1980-90 (Taverna)
- Autoreparto di Taranto, serie alfanumerica (Evangelista)
- Serie interforze dal 1996, posteriore (Troncatti)
- Serie interforze dal 1996, posteriore (Evangelista)
- Serie interforze dal 1996, anteriore (Taverna)
- Serie interforze, operatrice (De Benedictis)
- Serie interforze su due righe (Evangelista)
- Probabilmente l’unica immagine esistente della targa per carri radio, con numerazione a quattro cifre (Evangelista)
- Targa anteriore di LVTP7 del Reggimento San Marco dopo la trasformazione in AAV, numerazione anni ’80 modernizzata con la stella verde (De Benedictis)
- Rimorchio con targa posteriore e laterale con lo stesso numero, ripreso alla parata del 2 giugno (Evangelista)
Aeronautica Militare
Dagli inizi al 1946: sigla RA (Regia Aeronautica) in rosso seguita da un numero di serie in nero.
Dal 1946 al 1981: sigla AM (Aeronautica Militare) in rosso, numero di serie in nero, ripartito a blocchi secondo l’uso del veicolo.
Targhe per lo più su 2 righe.
Dal 1981 al 1996: sigla AM in rosso, stella verde, numero in nero, il tutto su una riga. Continua la ripartizione in blocchi.
1996: anche l’Aeronautica adotta la targa interforze con sigla AM e blocchi alfanumerici propri.
- Regia Aeronautica, anbulanza (Evangelista)
- Regia Aeronautica, autovettura (Evangelista)
- Regia Aeronautica, rimorchio (Evangelista)
- Regia Aeronautica, trattore aeroportuale (Evangelista)
- Regia Aeronautica, carro radio (Evangelista)
- Targa normale 1946-82 (Evangelista)
- Targa normale 1946-82 (Evangelista)
- Targa normale 1946-82 (Evangelista)
- Targa normale 1946-82 (Taverna)
- Blindato in missione ONU, 1990 circa (da calendario militare)
- Automotore ferroviario Badoni (“I Treni” nov 2002)
- Elevatore meccanico (Schober)
- Autoveicolo 1982-96 (Troncatti)
- Rimorchio 1982-96 (Taverna)
- Serie interforze, posteriore, dal 1996 (Taverna)
- Serie interforze, anteriore, dal 1996 (Taverna)
- Targa motociclistica su quad (De Benedictis)
Vigili del Fuoco
Dal 1938, anno di fondazione del Corpo Nazionale, le targhe hanno sempre avuto fondo bianco, sigla VF in rosso e numero progressivo in nero. Il formato si è modificato più volte nel tempo. Da notare: sigla VF di dimensioni minori del numero fino al 1976. Targhe su una riga dal 1982.
Dai primi anni ’90 i Corpi autonomi di Bolzano e Trento hanno targhe proprie con progressivo alfanumerico, sigla e stemma provinciale.
- La famosa Isotta Fraschini del Comando provinciale di Milano (Taverna)
- Autogru Diamond, di origine militare USA, fine anni 1940 (Taverna)
- Autogru Diamond, targa anteriore (Taverna)
- Anteriore 1976-82 su gatto delle nevi (Taverna)
- Posteriore 1976-82 su autocarro (Bacarelli)
- Posteriore 1976-82 su vettura (Troncatti)
- Anteriore e posteriore dal 1982 (Taverna)
- Variante 1988 circa (Taverna)
- Variante 2001 circa (Taverna)
- Motocarro anni 1940 (Evangelista)
- Moto Guzzi anni 1950 (Taverna)
- moto dal 2006 (www.fiammeblu.it)
- Rimorchio prima del 1959 (Bacarelli)
- Rimorchio anni 1970 (Taverna)
- Rimorchio dal 1982 (Taverna)
- Corpo aut. di Trento dal 1991 (De Zuani)
- Corpo aut. di Trento dal 1991 (De Zuani)
- Corpo aut. di Trento, rimorchio (De Zuani)
- Corpo aut. di Trento dal 2008 (Taverna)
- Corpo aut. di Bolzano dal 1992 (Taverna)
- Corpo aut. di Bolzano, anteriore (Taverna)
- Corpon aut. di Bolzano, operatrice (www.fiammeblu.it)
Croce Rossa Italiana
La targa contiene, su fondo bianco: la sigla CRI in rosso, una croce rossa racchiusa in un cerchio e un numero di serie in nero.
Il tipo dei caratteri, la disposizione degli elementi e le dimensioni della targa hanno subito variazioni negli anni. Almeno dagli anni 1950 esiste un formato quadrato di tipo motociclistico, usato anche per roulottes e macchine operatrici.
I rimorchi hanno avuto targhe in vari formati, numerati in una serie propria con zero prefisso almeno dagli anni 1960; dagli anni 1990 il formato è analogo a quello dei rimorchi civili, Intorno al 2000 è stato introdotto un formato specifico per le targhe di prova, modificato poi nel 2007 a somiglianza delle targhe prova unificate civili.
- Prima guerra mondiale (Evangelista)
- Seconda guerra mondiale (Gallina)
- anteriore 1957 (Pola)
- anteriore 1960 circa (Evangelista)
- posteriore 1969 (Taverna)
- posteriore 1977 (Taverna)
- Posteriore 1987 (Taverna)
- anteriore 1989 (Libanore)
- Posteriore 1989 (Libanore)
- ant. e posteriore 1998 (Taverna)
- posteriore 2003 (Taverna)
- anteriore 2008 (Taverna)
- posteriore 2008 (Taverna)
- serie su due righe dal 2008 (Di Grazia)
- moto anni 1980 (Evangelista)
- Roulotte anni 1990 (Evangelista)
- operatrice intorno al 2008 (www.fiammeblu.it)
- rimorchio anni 1980 (Evangelista)
- rimorchio anni 1990 (Taverna)
- Rimorchio dopo il 2000 (Evangelista)
- Prova 2000 circa (Troncatti)
- Prova dal 2007 (Raposo)
- Tipo in uso dal 2008, lotto iniziale di fattura non standard (Evangelista)
Corpo Forestale
Dal 1926 al 1943 Milizia Nazionale Forestale, con targhe a fondo bianco, sigla MNF in rosso e numero progressivo in nero.
Dal 1948 Corpo Forestale dello Stato, sempre con targhe a fondo bianco, sigla CFS in rosso e numero progressivo in nero. Fino al 1982 la targa posteriore è su due righe e l’anteriore ha dimensioni ridotte, come le corrispondenti targhe civili. Dal 1982 la targa diventa su una riga, di dimensioni 340×115 mm, l’anteriore uguale alla posteriore. Il progressivo diventa alfanumerico.
A partire dal 1995 i Corpi autonomi delle regioni e provincie a statuto speciale si sono dotati di targhe proprie con stemmi e sigla del capoluogo.
- Milizia Nazionale Forestale (www.targheitaliane.it)
- anni 1950 (Evangelista)
- Pesaro, anni 1950 (Falato)
- anteriore anni 1960-70 (Martino)
- Posteriore anni 1960-70 (Troncatti)
- moto (Martino)
- moto (Martino)
- Dal 1981 (Troncatti)
- Variante dal 1988 circa (Taverna)
- Rimorchio (Taverna)
- Corpo aut. di Bolzano
- Corpo aut. sardo – VA= Vigilanza Ambientale (Lucchi)
- Corpo aut. siciliano
Guardia di Finanza
Non è chiara la data di istituzione della targa, ma fin dall’inizio essa ha seguito lo schema consueto: sigla rossa, numero progressivo nero su fondo bianco. Fino al 1946 la sigla era RGF (Regia Guardia di Finanza), poi G di F. Dal dopoguerra al 1981 il formato è simile a quello delle targhe civili mentre lo stile dei caratteri varia con il tempo.
Dal 1981 la targa diventa su una riga, di dimensioni 340×115 mm sia anteriore che posteriore. Il progressivo è alfanumerico e compare la stella verde.
Intorno al 2006 le dimensioni della targa posteriore vengono adeguate a quelle civili (520 x 110 mm)
La targa per moto ha dimensioni simili al modello civile e finora utilizza il blocco numerico 11000 – 11999.
La targa per rimorchio, con progressivo solo numerico, porta una R maiuscola rossa dopo il numero.
- anteriore 1946-81 (La manovella ott 2010)
- Posteriore 1946-81 (Bacarelli)
- Posteriore 1946-81 (Taverna)
- Posteriore 1946-81 (Evangelista)
- Anteriore e posteriore 1981 (Troncatti)
- Variante 1982? (Schober)
- Variante solo posteriore dal 2008 (Taverna)
- Anteriore intorno al 2010 (Taverna)
- Rimorchio prob. anni 1950-60 (Taverna)
- Rimorchio prob. anni 1960-70 (Taverna)
- Rimorchio dal 1981 (De Benedictis)
- Targa motociclistica su motoslitta (Taverna)
- Targa motociclistica più recente su motoslitta (De Benedictis))
Polizia
Sotto questo titolo si trovano raccolte per comodità le targhe di vari Corpi ed Enti, con origini e storie diverse, accomunati dalla funzione di tutela dell’ordine pubblico.
Polizia di Stato
Le prime targhe speciali per la Polizia risalgono al 1941, e fino al 1983 l’aspetto generale è rimasto invariato: su fondo bianco la scritta POLIZIA in rosso seguita da un numero progressivo in nero.
Dal primo dopoguerra ci sono giunte foto di targhe di vari formati, alcune probabilmente artigianali, poi la forma delle targhe ha seguito l’evoluzione di quella delle targhe civili.
Nel 1983 compare il tipo attuale, che, per gli autoveicoli è simile a quello dei rimorchi civili, con la scritta POLIZIA in rosso sopra al numero in nero, il tutto su fondo bianco riflettente.
La sequenza numerica si interrompe nel 1989 al numero 79999 e riparte una sequenza alfanumerica da A0001
- foto del 1942 (Evangelista)
- Anni 1940: durante la guerra o primo dopoguerra? (da “Moto Guzzi” di M. Colombo)
- foto 1945/46
- anni 1950 (Martino)
- anni 1950 (Bozzo)
- anni 1950, moto (Di Grazia)
- posteriore per autoveicolo circa 1960 – 83 (Taverna)
- anteriore per autoveicolo circa 1960-83 (Di Blas)
- moto circa 1960-83 (Taverna)
- autoveicolo dal 1983 (Taverna)
- moto dal 1983 (Di Blas)
- rimorchio (www.fiammeblu.it)
- Lamborghini Gallardo in dotazione alla Polizia Stradale (Di Blas)
Polizia Penitenziaria
La Polizia Penitenziaria è l’erede dell’antico Corpo degli Agenti di Custodia, smilitarizzato e ristrutturato a partire dal 1991. In precedenza il Corpo aveva pochi automezzi, con targa civile fino al 1983. In quell’anno furono rilasciate apposite targhe con la sigla AdiC in rosso, una sequenza alfanumerica di 3 cifre e 2 lettere in nero, e il distintivo del Corpo in azzurro sopra alla sigla, il tutto su fondo bianco. Le dimensioni erano quelle delle contemporanee targhe militari. Le targe motociclistiche avevano il solito formato quadrato di quelle civili,con la sigla e il distintivo sopra un numero di tre cifre.
Con la riforma e l’estendersi delle competenze aumentò di molto il numero dei veicoli in dotazione e le targhe assunsero un aspetto simile a quelle della Polizia, con la scritta POLIZIA PEN. in rosso, preceduta dal distintivo azzurro, sulla riga superiore e la combinazione alfanumerica in nero nella riga inferiore.Anche le targhe motociclistiche cambiarono in modo analogo. Fino al 2003 le dimensioni rimasero invariate, poi le targhe furono ingrandite alla dimensione di quelle civili, sia per gli autoveicoli che per le moto. Con il nuovo stile, la scritta è POLIZIA PENITENZIARIA per esteso
- Agenti di Custodia 1982-92 (Le Leuch)
- Autoveicoli dal 1992 (Bellini)
- moto dal 1992
- autoveicoli dal 2003 (Taverna)
- moto dal 2003 (De Benedictis)
Polizia dell’Africa Italiana
Nata nel 1937 con il nome di Polizia Coloniale per il servizio di ordine pubblico in Libia e in A.O.I., assunse nel 1939 il nome di Polizia dell’Africa Italiana. Con la perdita delle colonie a seguito degli eventi bellici, il Corpo fu riorganizzato presso la scuola di addestramento di Tivoli, e partecipò alla difesa di Roma l’8 settembre 1943.
Secondo una fonte che fa riferimento agli archivi della Polizia di Stato, le targhe furono rilasciate dal giugno 1938 con la dicitura POLIZIA COLONIALE seguita dal numero, in azzurro su fondo bianco. Nel 1939 fu adottata la sigla P.A.I, inizialmente ancora in azzurro, poi in rosso con il numero in nero. Da notare che la numerazione prevedeva gli zeri prefissi per arrivare a quattro cifre.
Presentiamo le pochissime fotografie note non coperte da copyright, almeno per quanto è stato possibile appurare.
- anteriore azzurro su bianco (Libanore)
- Autoblindo AB41 nella campagna romana 1943-44 (www.targheitaliane.it)
- carro L3 nella campagna romana 1943-44 (Pawellek)
- motocarro 1942-43 (Taverna da rivista anni ’80)
Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale
Istituita nel 1923 come “braccio armato” del partito fascista, col tempo assunse una connotazione più “istituzionale” e al suo interno nacquero varie specializzazioni con carattere molto più tecnico che politico. Tra queste citiamo, per la loro rilevanza nel campo delle targhe, la Milizia della Strada (MdS), la Milizia nazionale forestale (MNF), la Milizia Portuaria (MP). Per tutte, le targhe seguivano lo schema consueto, con sigla rossa e numero progressivo nero su fondo bianco. L’organizzazione territoriale della Milizia aveva invece veicoli con targa civile, e solo a guerra iniziata (1940?) comparvero targhe con la sigla MVSN in rosso seguita al solito dal numero in nero, a quanto pare riservate al Comando generale.
per le foto della Milizia Nazionale Forestale si rimanda alla sezione Corpo Forestale
- Milizia della Strada
- Milizia della Strada (L’Automobile 1939)
- Milizia della Strada (L’Automobile 1939)
- Milizia della strada, anteriore per autovettura di forma inconsueta (Evangelista)
- Milizia Portuaria
Ringraziamo per le foto
- Mark Bacarelli
- Carlo Bellini
- Michele Berionne (Roma)
- Eugenio Bianchi
- Lorenzo Bozzo (GE)
- Bruno De Benedictis
- Alessandro De Zuani
- Alessio Di Blas
- Alberto Di Grazia
- Guglielmo Evangelista
- Marcello Gallina
- Claude Le Leuch (F)
- Alessandro Libanore
- Pieter Lommerse (NL)
- Stefano Lucchi
- Luca Morrone (Taranto)
- Peter Pawellek (D)
- Roberto Pola
- Anna Peroni (Brescia)
- Fabio Pogliaghi
- Giancarlo Raposo
- Harald Schober (A)
- Marcello Taverna
- Francesco Tavoletti
- Paolo Troncatti
- plaque.free.fr (Francoplaque)
- www.dna.nl
- www.ferreamole.it
- www.fiammeblu.it
- www.targheitaliane.it