Targhe italiane


Una piccola guida per cominciare a districarsi in oltre 100 anni di targhe italiane. Per chi vuole saperne di più raccomandiamo i libri pubblicati dai Soci e le monografie on-line

Indice

TARGHE NORMALI TARGHE SPECIALI
1901-1905 Regio Esercito Inizi-1927
1905-1927 Regio Esercito 1927-46
1927-1932 Esercito Italiano 1946-68
1933-1976 Esercito Italiano 1968-80
1976-1984 Esercito Italiano 1980-96
1985-1994 Esercito Italiano 1996-oggi
1994-1999 Esercito Italiano Blindati e corazzati
1999-oggi Carabinieri
TARGHE DI PROVA Marina Militare
TARGHE PER RIMORCHI Capitanerie di Porto
TARGHE EE Aeronautica Militare
TARGHE CD Vigili del fuoco
 Croce Rossa Italiana
Corpo Forestale
Guardia di Finanza
Polizia


IMPORTANTE

Alcune delle immagini presentate a scopo esemplificativo possono riferirsi a targhe di veicoli tuttora in circolazione.
I proprietari che eventualmente non desiderassero vederle pubblicate sono pregati di contattare il webmaster


Targhe Normali

1901-1905

Numero seriale preceduto dal nome della provincia scritto per intero. I motocicli non sono targati.

1905-1927

Numero rosso indicativo della provincia seguito dal numero seriale in nero.
La targa posteriore porta il sigillo della Prefettura, la targa anteriore, spesso dipinta sul radiatore, non ha carattere ufficiale.
Per le moto disposizione su due righe.

1927-1932

Numero seriale seguito dalla sigla della provincia, tutto in bianco su fondo nero.
Per le moto disposizione su due righe.
La riforma del 1927 ha comportato una nuova immatricolazione per tutti i veicoli, con nuova numerazione a partire da 1, e la sostituzione obbligatoria delle targhe preesistenti.

1932-1976

Nel dicembre 1931 fu introdotto un nuovo modello di targa per autoveicoli e motocicli. Le targhe dovevano essere fisicamente sostituite senza cambio di numerazione. Per le moto invece un decreto del giugno 1933, che imponeva l’immatricolazione anche alle moto di cilindrata inferiore a 175cc, comportò una nuova immatricolazione di tutto il parco con nuova numerazione a partire da 1. L’aspetto delle nuove targhe è illustrato di seguito. Per quanto riguarda la targatura delle moto tra il gennaio 1932 e il settembre 1933, sembra che sia stato rilasciato un numero limitato di targhe a fondo nero diverse nell´aspetto da quelle del 1927, ma occorrono conferme.

Posteriore auto: sigla della provincia seguita dal numero seriale, tutto in bianco su fondo nero. Disposizione su due righe.
Anteriore auto: numero seriale seguito dalla sigla della provincia, in bianco su fondo nero, su una riga. Dimensioni molto ridotte.
Moto (dal 1933-34): Inizialmente numero seriale seguito dalla sigla della provincia, poi il contrario. Sempre su due righe, in azzurro su fondo bianco.

Nel corso degli anni l’aspetto delle targhe è stato modificato in vari dettagli.

1976-1985

Posteriore auto: targa costituita da due elementi separati, da montare sovrapposti (due righe) o affiancati (una riga).
Il primo porta la sigla della provincia in arancione su fondo nero, il secondo porta il numero seriale in bianco su fondo nero.
Anteriore auto e moto: invariate rispetto al periodo precedente.

1985-1994

Posteriore auto: targa costituita da due elementi separati, da montare sovrapposti (due righe) o affiancati (una riga).
Il primo porta la sigla della provincia, il secondo porta il numero seriale, tutto in nero su fondo bianco riflettente.
Anteriore auto: sigla della provincia seguita dal numero seriale, in nero su fondo bianco riflettente.
Dimensioni di poco inferiori alla posteriore su una riga.
Moto: sigla della provincia seguita dal numero seriale, in nero su fondo bianco riflettente. Disposizione su due righe.

1994-1999

Emissione centralizzata. I caratteri contenuti nella targa non sono in relazione con alcuna divisione territoriale.
Posteriore auto: due caratteri alfabetici, tre caratteri numerici, altri due caratteri alfabetici, tutto in nero su fondo bianco riflettente.
Nel formato su due righe (quadrotta) i primi due caratteri sono ZA, ZB …
Anteriore auto: le stesse indicazioni della targa posteriore sempre su una riga, in nero su fondo bianco riflettente.
Dimensioni di poco inferiori alla posteriore su una riga.
Moto: due caratteri alfabetici seguiti da 5 caratteri numerici, in nero su fondo bianco riflettente. Disposizione su due righe.
Le coppie di caratteri corrispondenti alle sigle provinciali non vengono utilizzate in posizione iniziale.

Contrassegno per ciclomotori: ha l’aspetto di una piccola targa con gli angoli superiori tagliati.
Contiene 5 caratteri alfanumerici sequenziali, in nero su fondo bianco riflettente

 

1999-oggi

Prosegue il sistema centralizzato iniziato nel 1994, ma cambia l’aspetto delle targhe, con l’aggiunta di due strisce a fondo azzurro alle estremità delle targhe su una riga, o ai lati della riga superiore nelle targhe su due righe.
La striscia azzurra di sinistra contiene l’emblema dell’Unione Europea (un cerchio di 12 stelle in giallo) sopra al contrassegno internazionale dell’Italia   I   in bianco.
La striscia di destra contiene le due ultime cifre dell’anno di prima immatricolazione in giallo entro un cerchio, sopra alla sigla provinciale in bianco.
Per le province di Aosta, Bolzano e Trento la sigla è accompagnata dallo stemma provinciale.
I contrassegni dei ciclomotori restano invariati fino al 2007. Dal 14 luglio 2007 anche i ciclomotori vengono immatricolati e ricevono una targa a fondo bianco su 2 righe con 6 caratteri alfanumerici sequenziali

 

 

Targhe di prova

Le date sono indicative dell’epoca di emissione, ma per le targhe di prova in particolare, gli scostamenti possono  essere sensibili.
Le targhe emesse dal 1933 in poi sono  valide fino alla loro sostituzione con il tipo del 2004

Autoveicoli

 

Motocicli

Veicoli agricoli

 

Macchine operatrici

Esistono!… ma non ho una foto pubblicabile.
Se qualcuno ne vuole inviare al webmaster avrà, oltre alla nostra gratitudine, il suo nome in questa pagina … e basta!

 

Esempi di uso della targa di prova unificata del 2004 su diversi tipi di veicoli

Targhe per rimorchi

1923 – 1959

Durante questo lungo periodo i rimorchi portano una targa posteriore contenente i dati d’immatricolazione propri (targa propria).
L’aspetto della targa segue l’evoluzione delle targhe normali, con l’aggiunta della parola “Rimorchio” per esteso sopra o sotto i dati.

1959 – 1985

Dal 1959 i rimorchi portano una targa posteriore contenente i dati d’immatricolazione della motrice (targa ripetitrice), oltre alla targa propria posta sulla fiancata destra.
L’aspetto della targa ripetitrice segue l’evoluzione delle targhe normali, con l’aggiunta di una piccola “R” accanto al punzone ufficiale
La targa propria ha l’aspetto dell’anteriore normale, con l’aggiunta della parola “Rimorchio” in caratteri molto piccoli sopra al numero.

1985 – 1994

La targa propria laterale aumenta di dimensioni, il fondo diventa bianco riflettente, con la parola “RIMORCHIO” in rosso sopra ai dati d’immatricolazione in nero.
La ripetitrice, a fondo giallo riflettente, è divisa in due parti che si possono disporre affiancate o sovrapposte.
Viene rilasciata come “base” senza il numero, che deve essere riportato in nero a cura del proprietario.

1994 – 2012

L’aspetto delle targhe è ancora quello del periodo precedente, ma la numerazione, come per le targhe normali, è a base nazionale.
Le lettere sono puramente seriali, senza riferimento alle province. Le targhe ripetitrici, su una o due righe, sono in un solo pezzo.
A norma di regolamento, la targa propria non viene più posta lateralmente, ma posteriormente, a fianco della ripetitrice

2012 – oggi

Dal 20 febbraio 2012 i rimorchi di nuova immatricolazione portano solo la targa propria, dello stesso tipo di quella posteriore per autoveicoli, nelle serie riservate XA, XB….

La nuova normativa non riguarda i carrelli appendice, che continuano a portare la sola ripetitrice a fondo giallo, nè le macchine agricole e operatrici trainate.

 

Targhe EE

La targa con sigla EE (Escursionisti Esteri) fu istituita nel 1929 per i veicoli importati temporaneamente in Italia, o acquistati nuovi da cittadini stranieri per la successiva esportazione. Si tratta di targhe temporanee, di validità limitata a un anno.
Dal 1927 al 1959 l’aspetto è identico a quello delle contemporanee targhe normali.
Dal 1959 al 1976 si differenziano dalle targhe normali solo per la presenza dell’anno di scadenza, in bianco su fondo rosso.
Dal 1976 le differenze si fanno più marcate, con targa posteriore, di 336 x 109 mm, con le lettere EE sovrapposte.
La targa anteriore è invariata. Tutti i caratteri sono bianchi su fondo nero
Dal 1984 la targa diventa metallica, a fondo bianco riflettente e caratteri neri e cambiano lievemente le dimensioni. Il marchio ufficiale si trova al di sopra del contrassegno, insieme a un piccolo ovale di nazionalità “I” e alla data di scadenza. La targa anteriore è identica alla posteriore

Esistono anche i modelli per moto e per rimorchi (propria e ripetitrice).

Targa CITES

Di questo tipo di targa si sa poco. Venne usata negli anni dopo la seconda guerra mondiale per i veicoli delle organizzazioni internazionali che si occupavano di aiuti umanitari. Nelle liste dell’epoca l’acronimo CITES era interpretato come “Circolazione Temporanea Enti Stranieri”.

Targhe Diplomatiche, Consolari e assimilate

Targhe Diplomatiche:

  • 1909-1936 Sigla CD e numero seriale in nero su fondo bianco.La targa era molto probabilmente fornita a cura del proprietario e lo stile varia nel tempo.
  • 1936-1944 Targhe di aspetto identico alle contemporanee normali con sigla Roma e numero sempre prefisso da uno zero.
  • 1944-1951 Sigla CD e numero in bianco su fondo nero. Non ci sono note foto dell’epoca (un sentito grazie a chi ne potesse fornire).
  • 1951-1976 Targhe di aspetto simile alle contemporanee normali con sigla CD e numero di 5 cifre in alluminio lucido su fondo nero. Da epoca imprecisata (1959?) il numero distingue la rappresentanza e se si tratta di rappresentanza presso la Repubblica Italiana o la Santa Sede.
  • 1976-1984 Targhe in plastica con la sigla CD a caratteri sovrapposti seguita da un numero codificato come nel periodo precedente. Caratteri bianchi su fondo nero
  • 1984-oggi Targhe metalliche a fondo bianco riflettente con i seguenti elementi su una riga: sigla CD in azzurro, numero in nero (3 cifre oppure, dal 1996 4 cifre), due lettere in azzurro che individuano la rappresentanza ( vedi TABELLA). Non si fa più distinzione fra rappresentanze presso la Repubblica Italiana e la Santa Sede.

Targhe Consolari

istituite nel 1996 portano, su fondo bianco riflettente, la sigla CC in azzurro, un numero di 4 cifre in nero e due lettere in azzurro che individuano la rappresentanza

Targhe rilasciate alle installazioni militari della Nazioni Unite in Italia

Istituite anch’esse nel 1996, si differenziano dalle consolari per la sigla (UN per veicoli di servizio, UNP per veicoli privati del personale, UNT targhe temporanee); il numero ha tre cifre e le lettere seguenti sono seriali.

Regio Esercito: dagli inizi al 1927

Sigla SM oppure S.zio M.re in rosso seguita da un numero seriale in nero.

Esistono serie speciali con una lettera suffissa.

Regio Esercito: dal 1927 al 1946

Sigla RE oppure R.o E.to in rosso seguita da un numero seriale in nero. Fino al 1934 il formato e i caratteri delle targhe sono simili a quelli del periodo precedente. Successivamente i formati si avvicinano a quelli delle contemporanee targhe civili. Continuano alcune serie speciali con una lettera suffissa. Dal 1934, per i carri armati, ma non per le autoblindo, si aggiunge una granata fiammeggiante rossa tra sigla e numero.

Esercito Italiano: dal 1946 al 1968

Sigla EI in rosso seguita da una stella verde e da un numero seriale in nero (più una R rossa per i rimorchi). Il formato standard è simile a quello delle targhe civili anteriori al 1952. Per i motocicli, le autovetture da ricognizione e in altri casi dove lo spazio è insufficiente, si conserva il formato standard “piccolo” del Regio Esercito.

La serie con uno zero anteposto al numero era stata probabilmente prevista  in caso di requisizione; non è mai stata usata.

 

Esercito Italiano: dal 1968 al 1980

Le caratteristiche fondamentali sono le stesse del periodo precedente. I formati si adeguano a quelli civili più recenti, inizia una nuova numerazione a blocchi di 6 cifre per tutti i veicoli. La R rossa dei rimorchi diventa piccola e posizionata sopra la stella verde.

 

 

Esercito Italiano: dal 1980 al 1996

Targa anteriore e posteriore delle stesse dimensioni, su una riga. La sigla EI in rosso e la stella verde sono seguite da un contrassegno alfanumerico di 3 cifre e due lettere. La modifica non interessa nè i motocicli, nè i veicoli blindati.

Esercito Italiano: dal 1996 a oggi

La targa posteriore è più lunga rispetto al periodo precedente, e la disposizione degli elementi cambia. Le due lettere di serie precedono le tre cifre, e fra i due gruppi si interpone un dischetto verde. Esiste anche il modello su due righe. La targa motociclistica, sempre quadrata, diventa alfanumerica, con una lettera e quattro cifre. Rimorchi e macchine operatrici hanno targhe che richiamano, nella disposizione degli elementi, le analoghe civili.
Dal 2004 circa i veicoli storici che partecipano a varie manifestazioni portano targhe con la sigla speciale EI VS seguita da un numero di 3 cifre

 

Esercito Italiano: veicoli blindati e corazzati

Sigla EI in rosso seguita dalla stella verde e da una granata fiammeggiante in rosso (spesso assente nella targa anteriore), numero di 6 cifre in nero. Le targhe sono quasi sempre dipinte sullo scafo dei mezzi, l’anteriore su una riga, la posteriore su due righe.
L’aspetto è rimasto pressocchè invariato dal 1946 a oggi.

 

Carabinieri

Si distinguono due periodi.
Del primo, compreso molto approssimativamente fra il 1930 e il 1950, la documentazione è scarsissima:

  • una foto non datata della targa CC RR 6075 su due righe, su una Balilla spider;
  • un’altra foto (Calendario dell’Arma 2006) della targa anteriore CC 7500(?) su una Fiat 508C. La datazione è dubbia, la didascalia parla di “vigilia della II guerra mondiale”, ma l’immediato dopoguerra è altrettanto plausibile;
  • infine la targa CC 3009 illustrata qui sotto, con la stella verde che la daterebbe ai primi anni della Repubblica.

Il secondo periodo inizia nel 2000 con l’elevazione dell’Arma dei Carabinieri al rango di quarta Forza Armata. Le targhe sono conformi al modello corrente interforze, con sigla CC in rosso, stella verde sopra un bollo a secco,due lettere e tre cifre in nero separate da un dischetto verde. Il fondo è bianco riflettente. La targa anteriore è più corta della posteriore, quella per moto è pure conforma al modello interforze, con sigla CC. Si noti che i veicoli già in dotazione ai Carabinieri e targati EI sono stati gradualmente “ritargati” mediante l’applicazione di una placca metallica con la sigla CC sovrapposta all’originale EI

 


Capitanerie di Porto

Sigla CP in rosso seguita da un numero di serie in nero. Il tipo dei caratteri e le dimensioni della targa hanno subito variazioni negli anni. Dal 2000 lungo il bordo inferiore della targa è stata aggiunta la dicitura GUARDIA COSTIERA in nero.

 


Marina Militare

Dalla 1ª guerra mondiale al 1946: sigla RM (Regia Marina) in rosso seguita da un numero di serie in nero. Dagli anni 1930 la prima cifra indica l’autoreparto di appartenenza.
Dal 1946 agli anni ’80: sigla MM (Marina Militare), il resto invariato.
Dalla metà degli anni ’80 al 1996: sigla MM in rosso, stella verde sopra un bollo a secco, 3 cifre e due lettere in nero.
Le lettere sono una sigla per l’autoreparto.
Fino agli anni ’80, sono state usate numerose varianti di caratteri, la sigla a volte è stata puntata, più spesso senza punti.
1996: anche la Marina adotta la targa interforze con sigla MM e blocchi alfanumerici propri.

Aeronautica Militare

Dagli inizi al 1946: sigla RA (Regia Aeronautica) in rosso seguita da un numero di serie in nero.
Dal 1946 al 1981: sigla AM (Aeronautica Militare) in rosso, numero di serie in nero, ripartito a blocchi secondo l’uso del veicolo.
Targhe per lo più su 2 righe.
Dal 1981 al 1996: sigla AM in rosso, stella verde, numero in nero, il tutto su una riga. Continua la ripartizione in blocchi.
1996: anche l’Aeronautica adotta la targa interforze con sigla AM e blocchi alfanumerici propri.

Vigili del Fuoco

Dal 1938, anno di fondazione del Corpo Nazionale, le targhe hanno sempre avuto fondo bianco, sigla VF in rosso e numero progressivo in nero. Il formato si è modificato più volte nel tempo. Da notare: sigla VF di dimensioni minori del numero fino al 1976. Targhe su una riga dal 1982.
Dai primi anni ’90 i Corpi autonomi di Bolzano e Trento hanno targhe proprie con progressivo alfanumerico, sigla e stemma provinciale.

Croce Rossa Italiana

La targa contiene, su fondo bianco: la sigla CRI in rosso, una croce rossa racchiusa in un cerchio e un numero di serie in nero.

Il tipo dei caratteri, la disposizione degli elementi e le dimensioni della targa hanno subito variazioni negli anni. Almeno dagli anni 1950 esiste un formato quadrato di tipo motociclistico, usato anche per roulottes e macchine operatrici.

I rimorchi hanno avuto targhe in vari formati, numerati in una serie propria con zero prefisso almeno dagli anni 1960; dagli anni 1990 il formato è analogo a quello dei rimorchi civili, Intorno al 2000 è stato introdotto un formato specifico per le targhe di prova, modificato poi nel 2007 a somiglianza delle targhe prova unificate civili.

Corpo Forestale

Dal 1926 al 1943 Milizia Nazionale Forestale, con targhe a fondo bianco, sigla MNF in rosso e numero progressivo in nero.
Dal 1948 Corpo Forestale dello Stato, sempre con targhe a fondo bianco, sigla CFS in rosso e numero progressivo in nero. Fino al 1982 la targa posteriore è su due righe e l’anteriore ha dimensioni ridotte, come le corrispondenti targhe civili. Dal 1982 la targa diventa su una riga, di dimensioni 340×115 mm, l’anteriore uguale alla posteriore. Il progressivo diventa alfanumerico.
A partire dal 1995 i Corpi autonomi delle regioni e provincie a statuto speciale si sono dotati di targhe proprie con stemmi e sigla del capoluogo.

Guardia di Finanza

Non è chiara la data di istituzione della targa, ma fin dall’inizio essa ha seguito lo schema consueto: sigla rossa, numero progressivo nero su fondo bianco. Fino al 1946 la sigla era RGF (Regia Guardia di Finanza), poi G di F. Dal dopoguerra al 1981 il formato è simile a quello delle targhe civili mentre lo stile dei caratteri varia con il tempo.
Dal 1981 la targa diventa su una riga, di dimensioni 340×115 mm sia anteriore che posteriore. Il progressivo è alfanumerico e compare la stella verde.
Intorno al 2006 le dimensioni della targa posteriore vengono adeguate a quelle civili (520 x 110 mm)
La targa per moto ha dimensioni simili al modello civile e finora utilizza il blocco numerico 11000 – 11999.
La targa per rimorchio, con progressivo solo numerico, porta una R maiuscola rossa dopo il numero.

Polizia

Sotto questo titolo si trovano raccolte per comodità le targhe di vari Corpi ed Enti, con origini e storie diverse, accomunati dalla funzione di tutela dell’ordine pubblico.

Polizia di Stato

Le prime targhe speciali per la Polizia risalgono al 1941, e fino al 1983 l’aspetto generale è rimasto invariato: su fondo bianco la scritta POLIZIA in rosso seguita da un numero progressivo in nero.
Dal primo dopoguerra ci sono giunte foto di targhe di vari formati, alcune probabilmente artigianali, poi la forma delle targhe ha seguito l’evoluzione di quella delle targhe civili.
Nel 1983 compare il tipo attuale, che, per gli autoveicoli è simile a quello dei rimorchi civili, con la scritta POLIZIA in rosso sopra al numero in nero, il tutto su fondo bianco riflettente.
La sequenza numerica si interrompe nel 1989 al numero 79999 e riparte una sequenza alfanumerica da A0001

 

Polizia Penitenziaria

La Polizia Penitenziaria è l’erede dell’antico Corpo degli Agenti di Custodia, smilitarizzato e ristrutturato a partire dal 1991. In precedenza il Corpo aveva pochi automezzi, con targa civile fino al 1983. In quell’anno furono rilasciate apposite targhe con la sigla AdiC in rosso, una sequenza alfanumerica di 3 cifre e 2 lettere in nero, e il distintivo del Corpo in azzurro sopra alla sigla, il tutto su fondo bianco. Le dimensioni erano quelle delle contemporanee targhe militari. Le targe motociclistiche avevano il solito formato quadrato di quelle civili,con la sigla e il distintivo sopra un numero di tre cifre.
Con la riforma e l’estendersi delle competenze aumentò di molto il numero dei veicoli in dotazione e le targhe assunsero un aspetto simile a quelle della Polizia, con la scritta POLIZIA PEN. in rosso, preceduta dal distintivo azzurro, sulla riga superiore e la combinazione alfanumerica in nero nella riga inferiore.Anche le targhe motociclistiche cambiarono in modo analogo. Fino al 2003 le dimensioni rimasero invariate, poi le targhe furono ingrandite alla dimensione di quelle civili, sia per gli autoveicoli che per le moto. Con il nuovo stile, la scritta è POLIZIA PENITENZIARIA per esteso

 

Polizia dell’Africa Italiana

Nata nel 1937 con il nome di Polizia Coloniale per il servizio di ordine pubblico in Libia e in A.O.I., assunse nel 1939 il nome di Polizia dell’Africa Italiana. Con la perdita delle colonie a seguito degli eventi bellici, il Corpo fu riorganizzato presso la scuola di addestramento di Tivoli, e partecipò alla difesa di Roma l’8 settembre 1943.
Secondo una fonte che fa riferimento agli archivi della Polizia di Stato, le targhe furono rilasciate dal giugno 1938 con la dicitura POLIZIA COLONIALE seguita dal numero, in azzurro su fondo bianco. Nel 1939 fu adottata la sigla P.A.I, inizialmente ancora in azzurro, poi in rosso con il numero in nero. Da notare che la numerazione prevedeva gli zeri prefissi per arrivare a quattro cifre.
Presentiamo le pochissime fotografie note non coperte da copyright, almeno per quanto è stato possibile appurare.

 

Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale

Istituita nel 1923 come “braccio armato” del partito fascista, col tempo assunse una connotazione più “istituzionale” e al suo interno nacquero varie specializzazioni con carattere molto più tecnico che politico. Tra queste citiamo, per la loro rilevanza nel campo delle targhe, la Milizia della Strada (MdS), la Milizia nazionale forestale (MNF), la Milizia Portuaria (MP). Per tutte, le targhe seguivano lo schema consueto, con sigla rossa e numero progressivo nero su fondo bianco. L’organizzazione territoriale della Milizia aveva invece veicoli con targa civile, e solo a guerra iniziata (1940?) comparvero targhe con la sigla MVSN in rosso seguita al solito dal numero in nero, a quanto pare riservate al Comando generale.

per le foto della Milizia Nazionale Forestale si rimanda alla sezione Corpo Forestale

Ringraziamo per le foto

  • Mark Bacarelli
  • Carlo Bellini
  • Michele Berionne (Roma)
  • Eugenio Bianchi
  • Lorenzo Bozzo (GE)
  • Bruno De Benedictis
  • Alessandro De Zuani
  • Alessio Di Blas
  • Alberto Di Grazia
  • Guglielmo Evangelista
  • Marcello Gallina
  • Claude Le Leuch (F)
  • Alessandro Libanore
  • Pieter Lommerse (NL)
  • Stefano Lucchi
  • Luca Morrone (Taranto)
  • Peter Pawellek (D)
  • Roberto Pola
  • Anna Peroni (Brescia)
  • Fabio Pogliaghi
  • Giancarlo Raposo
  • Harald Schober (A)
  • Marcello Taverna
  • Francesco Tavoletti
  • Paolo Troncatti
  • plaque.free.fr (Francoplaque)
  • www.dna.nl
  • www.ferreamole.it
  • www.fiammeblu.it
  • www.targheitaliane.it